Ti trovi qui:AlParco / Basilicata terra di luce / Monticchio, il Vulture e il Museo di Storia Naturale: sinestesia d'arte e natura

Monticchio, il Vulture e il Museo di Storia Naturale: sinestesia d'arte e natura

Scritto da Nicola Ditommaso

Ricco di acque minerali, di castagneti, di architetture antiche e nido della famosa specie protetta della Bramea, il monte Vulture è una vera e propria miniera d'oro

Un vulcano pleistocenico spentosi 130.000 anni fa che grazie alle sue ancestrali eruzioni ha reso fertili del famoso vino Aglianico le sue pendici e che oggi conserva due splendidi laghi meta di numerosi turisti soprattutto durante le feste pasquali. Monticchio però dal 20 dicembre 2008 è ancora qualcosa di più, in questa data infatti veniva inaugurato nei primi due piani dell'Abbazia di San Michele Arcangelo il museo di Storia Naturale del Vulture che preserva reperti della preistoria e soprattutto della fauna tipica che popola la zona. Realizzato dalla Provincia di Potenza, nell’ambito del progetto europeo A.P.E. (Appennino Parco d’Europa) è dedicato alla rara falena Acanthobrahmaea europaea (la"Bramea"), un specie endemica delle pendice del Vulture scoperta nel 1963 dal conte altoatesino Federico Hartig.

Il museo racconta l'evoluzione del Vulture e la storia degli uomini che lo hanno abitato attraverso allestimenti che sono stati immaginati e realizzati pensando ad un percorso a ritroso nel tempo partendo dal presente fino ad arrivare ai terremoti ed alle esplosioni che costituirono il primordiale cono vulcanico. Di recente il regolamento del Museo storia naturale è stato al centro dei lavori della IV commissione cultura, riunitasi proprio nei locali del museo congiuntamente alla VI e alla VII commissione per ragionare su come disciplinarlo.

L’offerta è stata oggetto di un progetto di ampliamento, finanziato per 200.000 euro dalla Regione Basilicata e i cui lavori si completeranno a breve. Tra le novità previste: un laboratorio didattico e un touch screen per una visita guidata delle bellezze culturali ed ambientali della zona, oltre ad interventi per agevolare la gestione e la fruibilità del museo che costituisce il luogo dove è possibile comprendere le radici più profonde di questa identità, in quanto inserito nel medesimo contesto naturale che racconta.

Nicola Ditommaso


Altro in questa categoria: I resti dell'antica Venusia »

 

trekking in basilicata

Wim Hof Method Basilicata

IvyTour

ESCURSIONI E VISITE GUIDATE VIAGGI E VACANZE AVVENTURA IN BASILICATA

Tour Operator in Basilicata

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.

Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca in basso su Approfondisci.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Questo banner non è una nostra scelta, ma un obbligo di legge.