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Il castello di Lagopesole: da imprendibile fortezza a splendida dimora

Scritto da Nicola Ditommaso

Nonostante la tradizione storiografica voglia i saraceni come i primi fondatori, la prima notizia certa riguardante il castello di Lagopesole risale al 1128. Questa è riportata da Falcone Beneventano che narra di Ruggero II fermarsi in un villaggio chiamato Laguspensul prima di recarsi a Melfi.

Dalla pianta emersa dalla ricerca archeologica si intuisce la funzionalità difensiva del castello pensata dai Normanni, che in quegli anni andavano costruendo stabili strutture a guardia delle loro conquiste. Risulta più o meno attribuibile a questi ultimi l'intero impianto del castello, mentre appare piuttosto limitato l'intervento federiciano. Con Manfredi e ancor più con gli Angioini il castello assunse funzioni residenziali più che militari, grazie ad una serie di costruzioni difensive sorte in quegli anni nel territorio circostante ed al rafforzamento di quelle esistenti che permisero un più agevole controllo della zona. Carlo I e Carlo II infatti, utilizzarono addirittura il castello di Lagopesole come residenza estiva per le loro battute di caccia.

Per quanto riguarda nello specifico le fasi costruttive, sono datate ai secolo IX – XI del periodo bizantino le prime strutture murarie realizzate in opera incerta. Queste seguono un andamento del tutto differente rispetto al successivo impianto normanno-svevo. I normanni, infatti, rifondarono totalmente l'edificio difensivo pur utilizzando materiale da costruzione delle precedenti strutture. Il cambiamento funzionale successivo al periodo normanno, introdusse pertanto nuove strutture chiaramente non difensive, come le terme e il donjon di epoca sveva, la chiesa e l'attuale ingresso principale di epoca angioina.

La ricchezza di questo splendido castello infine, non si limita alle sue sole strutture ed alla sua affascinante storia (nell'ottocento il castello fu inoltre scelto anche come rifugio dei briganti di Carmine Crocco), ma continua all'interno delle sue sale. Dal duemila infatti il castello ospita anche un interessantissimo museo archeologico medievale realizzato con i materiale ritrovato all'interno degli scavi effettuati nel castello ed è inoltre sede di numerose manifestazioni e attività culturali.

di Nicola Ditommaso


 

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