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Terra nostra

Scritto da Gabriele Agamennone

Avventura tra le montagne

 

La prima notte sotto le stelle è passata, siamo ad Acquatremola, Terranova del Pollino. Comincia il nostro viaggio nel cuore del Parco Nazionale, zaini in spalla per salire ai Piani di Iannace dove vediamo le quattro vette che in questi giorni saranno la nostra casa… Natura pura. Il vero “viaggio”comincia adesso con un tramonto allucinante, colori alieni dalla vetta di Serra di Crispo, guardando il cuore della Lucania. Poi prima di dormire vibrazioni celebrali altamente positive in contatto con la Terra.

In giornata si cammina fino alla piana di Acquafredda, salendo prima per il monte Serra delle Ciavole percorrendo sentieri di bosco e poi dalla vetta, a scendere, roccia estrema che mette a dura prova la nostra resistenza fisica e mentale. Gli zaini pesano sui 18 kg e si sentono.

Nella piana, praticamente ai piedi di Serra Dolcedorme, creiamo un campo base di quelli sistemati, talmente sistemato che alla fine ci fermiamo due giorni in un posto che a guardarlo non sembra vero. Qua tutto si colora di vita. Senza parole. Stiamo facendo una grande esperienza nel senso che stiamo vivendo veramente il posto. Non è una semplice escursione, qui si viaggia con tutto il campo addosso, si studia la mappa e si decidono le direzioni. Abbiamo deciso di non usare orologi, ci arrangiamo con il metodo dell'Est e la meridiana per capire il tempo. Vita selvaggia.

Il prossimo passo è salire la vetta più alta del mezzogiorno, il Serra Dolcedorme a 2267 s.l.m. Seguendo il consiglio del pastore arriviamo in vetta nel modo più crudele possibile, quasi arrampicata su per un pascolo, una super sudata che poi ci ripaga con una vista proiettata nell'infinito, lo sguardo si perde meravigliato. Ma abbiamo ancora da camminare, giù per la Sella direzione Monte Pollino. Oggi doppia conquista, saliamo di nuovo a 2248 s.l.m. e poi ancora la discesa sul fianco del monte fino a Colle Gaudolino accompagnati dalla morbida luce del tramonto. Abbiamo camminato tutto il giorno, è ormai notte nel piccolo e unico rifugio “free” del parco. Risate deliranti prima del collasso.

Il Sole che nasce sul Pollino crea un atmosfera mistica. Dei cavalli arrivano nel prato galoppando

e dietro di loro mucche, tante mucche, e un gruppo di pastori che attrezzano una mangiata d'altri tempi. Ovviamente siamo invitati. Frittate formaggi frutta vino..agriturismo a sorpresa.

In questi giorni abbiamo avuto la fortuna di vedere e vivere un posto che è lontano anni luce dal mondo attuale. Un'anziana escursionista qualche giorno fa, contenta per noi ci ha detto: “Questo è il mondo come dovrebbe essere!” E aveva ragione, veramente.

Siamo di nuovo in marcia, fiancheggiamo il fiume Frido per arrivare a Conocchielle

dove ci danno un passaggio ad Acquatremola. Ci sentiamo ancora a casa. Organizziamo un'altra notte in compagnia del bosco.

Siamo quasi al termine e con questo sole ci godiamo un bagno al fiume, a Cropani, dove il Frido e il Peschiera si abbracciano. Guidati dalle nostre menti libere seguiamo il suo corso fino al mare. Lo spunto per una nuova partenza...

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