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Sabato, 30 Luglio 2016 00:00

Prima Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale in Basilicata, intervista ad Antonio Conte

Scritto da Rocco Perrone

L'11 Agosto 2016 verrà istituita ufficialmente la prima AREN lucano, ovvero l'Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale di Monte Raparello. L'appuntamento è a San Martino D'Agri, l'11 Agosto alle ore 10:30, nella sala consiliare del Comune.

Abbiamo intervistato il naturalista Antonio Conte del Centro Studi Naturalisti Nyctalus che ci ha spiegato cosa è un'AREN e perchè è importante.

Come è nata l'idea?
Dopo 4 anni di ricerche, monitoraggi e lavoro di campo, siamo finalmente riusciti ad ottenere un riconoscimento per noi molto importante. L’istituzione di un AREN - Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale, la prima in Basilicata, è motivo di grande orgoglio per noi. Non solo perchè il riconoscimento ad opera della SOCIETAS HERPETOLOGICA ITALICA mette ancora una volta l’accento sull’importanza di questo territorio come un vero e proprio scrigno per la diversità biologica locale e nazionale ma anche perché è un premio per l’attività di tanti volontari che con il loro impegno sono riusciti ad ottenere dei risultati importanti che premiano la perseveranza di tutti. In quest’area, come nel resto del mediterraneo molte specie sono a rischio estinzione a causa delle attività e della presenza umana, della frammentazione e distruzione dell’habitat, dei cambiamenti climatici e della presenza di specie aliene. La soluzione alla perdita di biodiversità e alla conseguente perdita di funzionalità degli ecosistemi, che assicurano la vita sul nostro pianeta, è quella di sviluppare dei piani di conservazione della biodiversità efficaci e duraturi, che possano interpretare anche gli sviluppi e le variazioni socio-ambientali future. Con l’istituzione dell’AREN - Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale si vuole contribuire alla ricerca e alla salvaguardia nel campo dell’erpetologia, attraverso un monitoraggio e una raccolta dati di campo a lungo termine. Il nostro obiettivo è quello di fornire una base scientifica concreta per creare nel futuro prossimo una serie di opportunità di conservazione e sviluppo locale; eco-turismo, ospitalità per ricercatori, convenzioni con università ed enti di ricerca.

Che cosa è un'AREN?
AREN - Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale è un’area geografica appositamente delimitata (tramite GIS) e certificata dall’SHI la SOCIETAS HERPETOLOGICA ITALICA, all’interno della quale vivono specie animali di particolare valore conservazionistico appartenenti ai gruppi dei rettili e degli anfibi. Le stesse possono essere istituite anche sulla base del numero di specie presenti, quando questo è particolarmente significativo. Nel nostro caso l’area del Monte Raparello risponde ad entrambe le prerogative, da una parte vi è un contingente di specie estremamente importante per l’Italia, costituito:

  • Ululone appenninico, Bombina pachypus (Bonaparte, 1838)
  • Salamandrina dagli occhiali meridionale, Salamandrina terdigitata (Bonnaterre, 1789)
  • Tritone crestato italiano, Triturus carnifex (Laurenti, 1768)
  • Testugine di Hermann, Testudo hermanni Gmelin, 1789
  • Saettone occhi rossi, Zamenis lineatus Suckow, 1798
  • Cervone, Elaphe quatuorlineata (Bonnaterre,1790)

Dall’altra vi è il numero di specie rilevate nell’area. Questo è pari a 9 specie di Anfibi e 13 di rettili, che rappresenta rispettivamente il 75% delle specie di Anfibi e il 65% dei rettili presenti in Regione.

I rettili e gli anfibi dell’AREN di Monte Raparello rappresentano circa il 20% delle specie italiane dei due gruppi. Ossia in un territorio di soli 2700 ha abbiamo 1/5 delle specie nazionali. Se invece consideriamo le percentuali dell’area in riferimento all’area del Parco Appennino Lucano in questa piccola area si concentrano il 100% delle specie di rettili e l’85% delle specie di Anfibi.

2. Quali sono gli effetti dell'istituzione di un'AREN? Perchè era importante istituirla?
Il riconoscimento che abbiamo ottenuto ci permetterà di aggiungere un ulteriore ragione alle nostre battaglie per la salvaguardia e la tutela di questo territorio. Quando anche un’associazione scientifica di carattere nazionale costituita da ricercatori e professori universitari ti riconosce dei valori importanti allora anche la politica e gli amministratori locali devono per forza di cose darti spazio. Questo evento darà nuova linfa alle nostre campagne di monitoraggio e ricerca affinchè l’AREN sia sempre monitorata e sorvegliata.

Ovviamente poi l’istituzione ci permette di dare un nome ed un cognome a quest’area importante, dandoci la possibilità di installare pannelli informativi, ecc. Sarà anche l’occasione per sviluppare percorsi didattici, momenti di riflessione e di informazione sull’importanza di questi animali e dei loro habitat, spesso dimenticati o sconosciuti ai più, ma che costituiscono un ingranaggio fondamentale nel complesso motore dell’ecosistema.

3. Ci sono altre zone in Basilicata dove andrebbe fatto?
La nostra regione di certo nasconde altre aree simili, c’è bisogno di competenza, passione e tanto lavoro di campo per scoprirle e valorizzarle come abbiamo fatto noi. Questa è una regione tanto importante per il suo valore naturalistico quanto minacciata. C’è bisogno che i volontari si attivino per proteggere e valorizzare il territoiro, perchè la politica ad oggi non ha i mezzi, le competenze e la volontà’ di portare avanti progetti pluriennali con uno scarso ritorno economico nell’immediato, ma che hanno un importantissimo valore ambientale, scientifico e culturale.

4. Chi sarà presente all'incontro?
All’incontro parteciperanno tutti i volontari e i responsabili scientifici che si sono impegnati negli anni passati e i vari rappresentanti degli enti locali, con i quali intavoleremo un ragionamento su quanto si può fare sul territorio per promuovere e valorizare le sue reali potenzialità. Ci saranno il Sindaco di San Martino d’Agri Ing. A. Ranucci, Presidente del PNAL Ing. D. Totaro, il presidente commissione Ambiente e Consigliere Regionale Ing. V. Robortella, il Dott. Remo Bartolomei (naturalista e socio della SOCIETAS HERPETOLOGICA ITALICA), il Dott. Antonio L. Conte (Naturalista) e la Dott.sa M. Iacovino Presidente del Centro Studi Naturalistici Nyctalus Onlus.

5. Può esserci una fruizione eco-turistica dell'area?
Ovviamente un territorio che ha un valore qualsiasi esso sia, ha di certo molte cose da mettere in mostra, ha di per se un suo valore economico e di certo l’AREN per sua natura rappresenta un forte attrattore Eco-turistico. Al suo interno si possono organizzare campi scuole, eventi green, campi di volontariato e soprattutto percorsi e sentieri didattico-informativi. Insomma si può far divenire con le giuste e indispensabili considerazione del caso l’area un laboratorio a cielo aperto dove si può educare ed informare anche la gente comune che vuole trovare tranquillità e aria fresca in una bella passeggiata di primavera, al rispetto e alla salvaguardia dell’ecosistema.

A tal proposito stiamo valutando la possibilità di effettuare nell’immediato una serie di interventi finanziati tramite uno stretto giro di Crowfounding tra associazioni e volontari per poter manutenere e ripristinare alcune aree di interesse per la riproduzione dell’ululone appenninico.

Insomma il nostro impegno non termina con l’istituzione dell’AREN anzi questa ha dato nuova linfa al nostro progetto e alla nostra volontà di preservare un’area di importanza nazionale.

 


 

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