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Domenica, 16 Giugno 2013 09:21

Le 5 Vette del Pollino in un giorno

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16 Giugno 2013: le 5 cime superiori ai 2000 mt del Parco del Pollino da raggiungere in un solo giorno

Scheda Tecnica

Tipo percorso: anello
Lunghezza percorso km: 26-28
Fine escursione ore:18.00-20.00
Dislivello salita mt. : 2000-2200
Dislivello discesa mt.: 1800-2000
Difficoltà: EE+ (molto impegnativo)
Sorgenti: pilaccio Gaudolino, Rummo

Programma di massima

Si partirà all’alba, per terminare al tramonto. Sarà possibile “saltare“qualche cima e ricollegarsi al gruppo che intende farle tutte. Sabato 15 si pernotterà in B&B al costo di 20 € compreso la prima colazione

Sabato 15
Partenza da Matera ore 17.00
Arrivo e sistemazione in B&B
Cena in pizzeria. Passeggiata a S. Severino Lucano
Pernottamento

Domenica 16
Sveglia alle 5.00 e colazione.
Partenza per Colle Impiso 5.30
Inizio escursione ore 6.00

Descrizione del Percorso
Parcheggiate le auto a Colle Impiso a quota 1573 mt., quasi al buio, prenderemo il sentiero segnato dal CAI per Serra del Prete, subito in salita. Il primo tratto è nella faggeta poi, su crinale scoperto fino alla cima a 2180 mt. Faremo le foto di rito e dopo una breve sosta, proseguiremo in discesa allo scoperto verso la faggeta che ci porterà al Piano Gaudolino a quota 1684 mt. Al “pilaccio” faremo scorta di acqua, e su un sentiero dapprima comodo, poi meno facile, inizieremo la salita, quasi tutta in faggeta, verso la dolina del Pollinello. Qualche piccola sosta ci servirà per rifiatare, e per ammirare lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi, il Gaudolino sempre più piccolo, Serra del Prete, ed il percorso che ci ha visto protagonisti qualche ora prima . I primi pini loricati, e l’uscita dalla faggeta, ci indicano che siamo giunti alla dolina a 1900 mt di quota. Siamo allo scoperto , troveremo il vento che ci aspetta come sempre... Di fronte a noi la grande dolina del Pollinello, più lontano il monte omonimo , a destra nella faggeta il Patriarca , il pino loricato più longevo con i suoi quasi mille anni di vita. Ripartiamo sulla nostra sinistra dalla cresta Nord Ovest verso la cima del Pollino, il terreno roccioso e accidentato è completamento scoperto, ad eccezione di alcuni piccoli loricati isolati che incontreremo sul nostro cammino. Raggiungeremo la piccola colonnina di pietra che segnala la cima del Pollino a 2248 mt., vedremo il nevaio con ancora tanta neve. Di fronte verso Sud vedremo in lontananza il Dolcedorme, in territorio calabro, la nostra terza cima , la più alta , a 2267 mt di quota. Dopo la sosta pranzo, scenderemo a quota 2000 mt, verso la sella che divide il Pollino dal Dolcedorme. Da qui inizia la salita, dapprima tranquilla , poi sempre più impegnativa. Quasi nascosta da un‘ultima barriera di rocce la cima, ci apparirà all’improvviso. La vista dei Piani di Pollino, di Serra delle Ciavole e Serra di Crispo , della Manfriana , il golfo di Sibari , la piana di Castrovillari, il Crestone dei Loricati ci compenseranno per il sudore e la fatica spesi dall’alba per raggiungere le due precedenti vette ed il Dolcedorme, la montagna più alta del Sud Italia, definita “la bella addormentata” . Dopo una breve sosta pranzo, le foto e le firme sul libro di vetta , si riparte. Faremo lo stesso percorso fino al passo per il sentiero che, sulla destra e in forte discesa a, ci porterà sotto Serra delle Ciavole nei pressi di Piano di Acquafredda. Da qui cominceremo a salire verso Serra delle Ciavole, la quarta cima, a 2130 mt di altezza. Sulla cima circondati da pini loricati secolari sosteremo brevemente, poi rimanendo in quota, seguiremo un sentiero di cresta, sulla destra la parte calabra del parco con la piana di Sibari in lontananza, a sinistra il verde dei piani del Pollino, i cavalli allo stato brado, il piano Toscano più lontano, alle nostre spalle il Dolcedorme, il Pollino, Serra del Prete. Scesi ai piani alti del Pollino, raggiungeremo la Grande Porta e inizieremo la salita del “sentiero degli dei” sulla Serretta della Porticella, qui vedremo alcuni loricati tra i più belli e maestosi di tutto il massiccio. Raggiungeremo la cresta di Serra di Crispo dal passo che la divide alla Serretta, seguendo il sentiero di cresta, raggiungeremo la quinta e ultima cima, a 2053 mt. Dopo una prolungata sosta strameritata e le immancabili foto a testimonianza della bella impresa, iniziamo il viaggio di ritorno scendendo verso i piani fino a raggiungere l’imbocco della strada forestale di Piano Toscano. Una breve fermata alla sorgente Rummo, poi, in meno di 1 ora faremo l’ultimo tratto , quasi tutto in discesa, fino a raggiungere le auto parcheggiate a colle Impiso, ci saluterà all’arrivo il sole ormai al tramonto.

Letto 8462 volte Ultima modifica il Lunedì, 10 Giugno 2013 09:45
Redazione

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