Ti trovi qui:AlParco / archivio escursioni / Tra Cerchiara e San Lorenzo
Martedì, 22 Maggio 2012 09:16

Tra Cerchiara e San Lorenzo

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)

Cai Potenza Sabato 30 Giugno e Domenica 1 Luglio 2012: Parco Nazionale del Pollino, Tra Cerchiara e San Lorenzo, il Caldanello, il Sellaro ed il Raganello

Responsabili

Rudi Padula (333.2723853) e Massimo Carriero (347.5851390) per i percorsi di difficoltà EEA

Giuseppe Ferrara (347.6115650) per i percorsi di difficoltà E

 

Iscrizione

Entro e non oltre Venerdì 23 giugno 2012. I responsabili saranno in sede dalle ore 19.30 alle ore 21.30 per fornire ogni ulteriore utile chiarimento e prendere le adesioni.

Alle escursioni di difficoltà EEA saranno ammessi i soli soci di comprovata esperienza e debitamente attrezzati. La Sezione dispone di quanto necessario (imbraco, casco, kit da ferrata e moschettoni a ghiera) per un numero massimo di 5 soci.

I soci non provvisti potranno noleggiare l’attrezzatura al costo di € 10.00.

 

Quota di partecipazione

Soci CAI: € 45.00; non soci: € 60.00

La quota comprende la cena ed il pernotto di sabato 30 giugno, la colazione ed il pranzo a sacco di domenica 1 luglio e l’assicurazione ed andrà versata al momento dell’iscrizione.

Per motivi logistici verranno utilizzate le vetture dei partecipanti; le spese di viaggio saranno divise tra i passeggeri delle singole macchine.

Alloggeremo presso l’Hotel Grotta delle Ninfe, Contrada Balzo di Cristo di Cerchiara di Calabria.

 

Appuntamento e partenza

Potenza, ore 6.00 piazzale di fronte Hobby China

 

Sabato 30 giugno

Il gruppo EEA raggiungerà il parcheggio situato nella parte alta di Cerchiara di Calabria seguendo il seguente percorso: Potenza-Metaponto lungo la SS Basentana, quindi, la SS106 Jonica fino a Villapiana Scalo, da questo punto si seguono le indicazioni per Castrovillari ed infine per Cerchiara (km. 200 circa).

Il gruppo escursionismo procederà per altri 2 chilometri.

GRUPPO FERRATE

Con breve passeggiata si risale lungo le viuzze del paese puntando verso i ruderi del Castello che domina le gole del torrente Caldanello.

La ferrata, di difficoltà medio-alta, inizia con la discesa della scoscesa parete fino a raggiungere il greto del torrente. In questo tratto sarà necessario effettuare due brevi calate in corda doppia.

Attraversato il greto inizia la salita della parete posta sul versante opposto.

Questo tratto verrà ripercorso anche in discesa ed, una volta giunti sul torrente, un facile sentierino ci riporterà in breve al parcheggio.

Tempo di percorrenza dell’intera ferrata ore 2,30.

Continuando ad indossare l’attrezzatura alpinistica ci sposteremo in macchina fino a località S. Stefano (km. 12 circa).

Parcheggiate le macchine seguiremo un ampio sentiero che in venti minuti ci porterà poco a nord di Pietra del Demanio su un sentiero panoramicissimo che costeggia le pareti a picco sul torrente Raganello.

A questo punto inizia il sentiero attrezzato “delle capre”.

Trattasi di un sentiero attrezzato con cavi metallici nei punti più difficili (ferrata facile) che si snoda verso nord costeggiando il canyon, tra pareti a monte ed a valle.

Il ritorno verrà effettuato lungo la stessa via dell’andata.

Tempo di percorrenza A/R: ore 3,00.

I partecipanti dovranno essere in possesso di imbraco, casco, kit da ferrata e due moschettoni a ghiera.

Monte Sellaro e la Madonna delle Armi

L’escursione inizia a quota 850, dopo aver parcheggiato le auto in prossimità della strada che da Cerchiara di Calabria conduce al Santuario della Madonna delle Armi.

Il primo tratto è il lieve discesa e conduce al fondo del Vallone dello Zifaro.

Si risale il versante opposto del Vallone e, con facile sentiero si raggiunge in breve la Caserma Forestale (quota 967). Questo tratto sarà ripercorso in senso opposto a fine escursione.

Si prosegue risalendo il versante ovest del Monte Sellaro fino a raggiungere la cima (quota 1439) da cui la vista spazia sulle maggiori cime del Parco del Pollino da un lato e sul golfo di Sibari dall’altro.

Dalla cima si scende sul roccioso versante sud-est in direzione del Santuario della Madonna delle Armi, affascinante complesso religioso sorto attorno ad una cappella scavata nella viva roccia (quota 1015).

Dopo una meritata sosta si prosegue in direzione nord-est aggirando i contrafforti del Monte Panno Bianco fino a raggiungere a quota 1040 l’Oratorio della Madonna.

A questo punto ci si addentra nel bosco di Lacco prima e Cerreto poi, costeggiando i contrafforti del Monte Sellaro fino alla Caserma Forestale.

Attraversato il Vallone dello Zifaro si è nuovamente alle macchine.

DIFFICOLTA: E

TEMPI DI PERCORRENZA: 4 ore oltre le soste (circa 10 chilometri)

DISLIVELLO in salita e discesa: 800 metri

I due gruppi si incontreranno a fine giornata direttamente in Albergo.

 

Domenica 1 luglio

Entrambi i gruppi raggiungeranno San Lorenzo Bellizzi ed, attraversato il paese, scenderanno in direzione del Raganello (Gola di Barile). Nei pressi di masseria Armentano verranno parcheggiate le autovetture.

Una comoda sterrata, che poi si trasforma in ripido sentiero, ci conduce all’imbocco delle gole strette tra i Lisci Pascalone della Timpa di San Lorenzo e la Timpa di Cassano.

L’ingresso alle gole è chiuso da enormi massi a valle dei quali potremo attraversare il torrente grazie al piccolo ponte della Marsilia.

Mantenendo costantemente la destra si risale il pendio ghiaioso di Palma Nocera sino ad una cresta dove si può osservare l'inizio del sentiero della Scala di Barile. Il percorso interamente scavato nella roccia procede per un tratto in piano, quindi discende per una cinquantina di metri sul baratro della Timpa di Cassano. Il sentiero risulta sempre ben pulito e facilmente individuabile fino al Belvedere della Muletta, il restante percorso risulta meno tracciato e più difficilmente individuabile a causa della vegetazione.

Si prosegue salendo tra le ginestre in direzione di un boschetto di lecci in direzione di Colle Cocciale e successivamente, in discesa, in direzione del Canale della Mancosa, compresso tra le pareti della Muletta e delle Murge dei Cappuccini fino a raggiungere l’alveo del Raganello.

Risalendo il fiume dopo poco si incontra, alla base della parete di Timpa San Lorenzo, un piccolo boschetto di ontani sulla cui sommità c'è la Sorgente della Lamia.

Dopo essersi dissetati i due gruppi si separeranno.

Il gruppo escursionistico tornerà lungo il percorso dell’andata.

Il gruppo EEA inizierà la discesa del canyon (in alcuni tratti useremo la corda per le calate in prossimità di alcune cascate).

Al termine della discesa dovremo affrontare una piccola arrampicata (in sicurezza) di pochi metri di parete per poter riguadagnare il sentiero dell’andata.

Tutti i partecipanti al percorso torrentistico dovranno essere in possesso di casco e due moschettoni a ghiera.

Per chi non possiede una mezza muta si consiglia di indossare un pantalone sintetico tipo ciclistino, una maglia anti sudore e, ove necessario, un kway. Se avete delle pedule vecchie è il momento di usarle. Potrebbero risultare utili anche delle ghette basse per impedire l’accesso negli scarponi a piccole e fastidiose pietroline.

Il percorso escursionistico necessita di ore 4,30 A/R, quello torrentistico di ore 5,30.


www.caipotenza.it
Sede aperta il venerdì
dalle ore 19.30 alle ore 21.30
Via Tirreno (fabbricato A Del Favero)
recapito postale:
Via Anzio, 24 - 85100 Potenza
recapito telefonico:
cell. 320.4277910

Letto 5771 volte Ultima modifica il Lunedì, 02 Luglio 2012 08:21

 

trekking in basilicata

Wim Hof Method Basilicata

IvyTour

ESCURSIONI E VISITE GUIDATE VIAGGI E VACANZE AVVENTURA IN BASILICATA

Tour Operator in Basilicata

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.

Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca in basso su Approfondisci.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Questo banner non è una nostra scelta, ma un obbligo di legge.