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Giovedì, 12 Febbraio 2015 00:00

Soltanto gli idioti non sono buongustai!

Scritto da Albina Sodo

Raffaella Caucci ha la passione per la cucina. Lagonegrese, trapiantata a Roma, crede che il cibo sia un antidoto alla tristezza, un momento per raccontare la cultura di un Paese. Ideatrice del blog Profumo di Cannella fa conoscere, in tutta Italia, le eccellenze gastronomiche lucane. Anche a Carnevale.

Raffaella sei pubblicitaria e appassionata di cucina. Due mondi non distanti, è così?

Il food blogging mette insieme le due cose: ciò che accade dietro ai fornelli è espresso attraverso delle immagini per le quali studio fotografia, testo e grafica. Un food blog seguito non rappresenta soltanto la condivisione di una ricetta ma è ricerca estetica, introspezione, anticipazione delle tendenze e dei gusti della società.

Ovunque scrivi che “soltanto gli idioti non sono buongustai”. Quanto è importante il cibo?

È una citazione che esprime ciò che penso. Il cibo per gli esseri umani non è soltanto nutrimento. È piacere puro, è quotidianità. Chi si priva del piacere di stare a tavola o lo considera poco importante resta una persona arida, asettica. Ogni alimento, anche il più semplice e salutare, merita di essere "goduto". Sedersi a tavola vuol dire staccare la spina, ricaricarsi non solo sotto il punto di vista nutrizionale. Mangiare vuol dire assaporare tutti i piccoli piaceri che la vita ci offre.

Chi visita il tuo blog sa che riprendi episodi legati alle tue origini lucane: come si coniugano tradizione e innovazione in cucina?

Tradizione e innovazione si incontrano continuamente. Non esiste innovazione senza conoscere la tradizione. È negli ingredienti legati ad un posto, nella cucina delle nonne che troviamo la nostra storia, l'economia e le abitudini del nostro Paese. Partendo da loro si può andare avanti e provare a mischiare, infrangere e rivisitare.

Quali ingredienti lucani compaiono nelle tue ricette e su cosa deve puntare la Basilicata a tavola?

Attraverso il blog provo a dare una piccola visuale sui prodotti tipici lucani: dai peperoni cruschi al pane di Matera, dal Canestrato di Moliterno alle melanzane rosse di Rotonda, difficili da trovare altrove. Noi lucani abbiamo un patrimonio che purtroppo non valorizziamo come dovremmo. La nostra Regione dovrebbe esporsi di più, esportare di più, comunicare di più.

Un ricordo legato al Carnevale lagonegrese e una ricetta da preparare in questi giorni di festa?

Il Carnevale è un momento ricco dal punto di vista culinario. La prima cosa che mi viene in mente è il sanguinaccio e i fagottini o le crostate che con questo si preparano. Ma anche le chiacchiere, i cannaricoli e le polpettine di pane e patate. Queste ultime - le cocuelle di carnevale - fritte e lasciate in bianco sono delle stuzzicanti crocchette salate a base di pane raffermo, patate lesse, pecorino lucano, prezzemolo fresco, pepe e salsiccia curata a cubetti. Una vera goduria da divorare!

Volete cimentarvi con le cocuelle? Ecco la ricetta: http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/02/02/polpette-di-pane-e-patate-cocuelle-di-carnevale/

Albina Sodo

 


 

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