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Giovedì, 10 Novembre 2011 09:08

Presentato il Festival di Potenza 2011

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Ieri a Potenza la conferenza stampa di presentazione dell’undicesima edizione del Festival di Potenza, la cui serata finale è in programma il 12 novembre al Conservatorio di Musica Gesualdo da Venosa

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, al quale hanno partecipato il “patron” e agente di spettacolo Mario Bellitti, il direttore di Music Academy Venosa (Accademia Musica Moderna) Fabrizio Frangione e il maestro di musica Giuseppe Sileo, è stato sottolineato che in 11 anni di attività sono stati protagonisti almeno 600 giovani, di cui l’80% residenti in Basilicata, che hanno partecipato alle audizioni, alle preselezioni e alle varie edizioni della manifestazione. Dalla loro esperienza è possibile tracciare un profilo del cantante, cantautore o solo autore, musicista, che è utile per finalizzare al meglio l’attività di formazione e promozione di talenti artistici. Tra i 17 e i 28 anni, per il 70% donna, diploma di scuola media superiore, qualche esperienza di spettacolo a livello locale, il 40% ha frequentato o frequenta una scuola musicale: è l’identikit dell’ aspirante professionista dello spettacolo che emerge dagli archivi delle iscrizioni al Festival di Potenza.
Abbiamo rilevato – sottolinea Mario Bellitti - profondi cambiamenti: nei primi anni del Festival era diffusa la moda di “imitare” artisti di fama nazionale, negli ultimi invece viene fuori la ricerca di un’impronta vocale e di esibizione personalizzate e quindi più mature.  
“Quello della formazione è un tasto delicato. Nel nostro Paese, a differenza degli Stati Uniti ad esempio, come di altri Paesi Europei, chiunque può aprire una scuola di recitazione o di danza anche in un garage. I ragazzi sono disorientati e spesso non sanno cosa fare. Diventa perciò necessario – aggiunge il maestro Giuseppe Sileo - dare informazioni almeno sulle scuole legalmente riconosciute e, come intendiamo fare attraverso lo stage che precede il Festival di Potenza, rispondere a ogni domanda oltre a proporre corsi su misura per le proprie attitudini e, soprattutto, per le proprie aspirazioni”.
“Lo stage presso la Cd&M Record di Filiano che è una struttura altamente qualificata nel settore multimediale, con sale incisioni e registrazione, di produzione, con strumentazioni e spazi specifici per dare la possibilità agli iscritti di fare una prima esperienza a contatto diretto con tecnici e professionisti dello spettacolo – dice Bellitti -  è una prima iniziativa. Abbiamo raccolto un’esigenza che viene dai giovani di avere un contatto diretto con gli aspetti che riguardano la produzione musicale che per molti è la fase finale del proprio percorso professionale ma che bisogna conoscere per rendersi conto della complessività dell’attività di spettacolo”.
Per Frangione (Music Academy Venosa) “il Conservatorio di Musica risponde esigenze di conservazione delle tradizioni musicali l’Accademia invece a quelle di innovazione naturalmente nel settore della musica moderna con l’obiettivo di avvicinare l’industria musicale, il mondo dello spettacolo alla necessità di lavoro dei giovani. In proposito le nostre certificazioni professionali sono riconosciute a livello europeo come terzo livello e inoltre per chi porta a termine il ciclo completo di studi come laurea triennale. Presto avremo il riconoscimento ministeriale. Il nostro – dice Frangione – è un modo di fare impresa sul territorio, nello specifico nel Vulture-Alto Bradano e abbiamo intenzione di allargare l’utenza a Potenza e a Matera”.
Alla serata finale di sabato 12 che sarà presentata dal giornalista e poeta Pierluigi Auricchio partecipano 7 Nuove Proposte, 5 Esordienti e 5 Under 16, Eli Eli Elegibò, Dimensione Danza Giselle di Potenza, l’illusionista Genius.
Il Festival di Potenza nel panorama delle numerose manifestazioni musicali italiane – evidenzia il patron - ha specifiche caratteristiche e potenzialità per diventare sempre più un innovativo palcoscenico. Lo spettacolo dal vivo, ovvero la musica, il teatro, la danza, lo spettacolo viaggiante, quale componente fondamentale del patrimonio artistico e culturale del Paese  necessita di iniziative che coinvolgano, da una parte, lo spettatore con azioni di promozione e formazione dell’utente finale e, dall’altra, i professionisti e i futuri professionisti. La musica leggera italiana, al pari dei “prodotti” del turismo, dell’alimentazione tipica del “made in Italy”, è un elemento essenziale dell’affermazione dell’immagine del nostro Paese nel Mondo.


 

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