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Lunedì, 13 Ottobre 2014 00:00

Perchè abbiamo già vinto

Scritto da Rocco Perrone

Arrivo-InCamminoPerMatera2019

 

La Basilicata Rurale che ha camminato per Matera2019

Abbiamo percorso circa 150 km a piedi per andare incontro alla commissione e dirgli che la Basilicata rurale esiste, è viva e vuole vincere questa sfida insieme a Matera e ai materani. Ho ripetuto queste parole come una cantilena, tali e quali, in tutte le interviste che mi hanno fatto durante #incamminopermatera2019

Siamo partiti in gruppi diversi da Satriano, Lauria, Potenza, Val D'Agri, Irsina. Molte persone si sono aggiunte strada facendo, alcune hanno preso parte solo a una tappa. Ci siamo uniti tutti il 6 ottobre a La Martella, alle porte di Matera.

Abbiamo attraversato boschi, guadato ruscelli, scalato montagne. Abbiamo incontrato persone, incrociato storie. Abbiamo camminato con le caviglie gonfie, le bolle sotto i piedi, i muscoli indolenziti, gli “stinchi presi a calci di notte” come dice Donatello. Siamo andati avanti sotto l'acqua, a favore o sfavore di vento, nel fango e sul duro asfalto. Abbiamo dormito a terra per una settimana.

Abbiamo ricevuto ospitalità in tutti i paesi. La Basilicata è Grande in questo. Ci hanno cucinato, offerto vino e compagnia, hanno suonato gli organetti per noi, hanno scomodato i gruppi folk, ci hanno fatto visitare musei e angoli suggestivi, ci hanno concesso di dormire nei loro spazi. 

<<Avete vinto solo per essere arrivati fino a Matera>> mi ha detto qualcuno il 7 Ottobre in Piazza San Francesco.
Ho subito risposto: <<Non abbiamo vinto proprio niente perché non c'era niente da vincere>>.

Abbiamo voluto testimoniare con un sacrificio che ci sono lucani che sanno essere propositivi e che non sono più quelli descritti da Sinisgalli.

L'elenco dei ringraziamenti è così lungo che non lo faccio per non compiere il delitto di dimenticare qualcuno.

Sono personalmente soddisfatto perchè noi camminatori siamo riusciti a conquistarci, è la parola giusta, un pezzetto di candidatura, uno spazio, piccolo, nella Storia della Basilicata.

Siamo arrivati davanti il Lanfranchi cantando la canzone che abbiamo scritto durante il pellegrinaggio a piedi da Satriano a Viggiano, sulle note di uno dei motivi tradizionali più suggestivi tra le melodie dedicate alla Madonna di Viggiano, adattando le parole e descrivendo, in parte, l'esperienza di #incamminopermatera2019.

<<Sim venut alla pper
Cammnan Matin e sera
Senza pnsàr alla fatica
Amm purtat pur u Rumita

Simm venut ra Satrian
Fino a Matera chian chian x2

S mena Lu vient p Lu cammin
Semp vaij nanz Lu pellegrin
Si ven a chiov sopa a muntagna
Fino a Matera n'accumpagna

Simm venut ra Satrian
Fino a Matera chian chian x2

So arruat ra luntan
Pur ra Imola e Milano
Noi crediamo nella Cultura
Peccio' appoggiam a candidatura

Simm venut ra Satrian
Fino a Matera chian chian x2

E ngoppa r note r sta canzone
si move tutta la region
E facitv sta camminata
PaCanddatura Ra Basilicata

Simm venut ra Satrian
Fino a Matera chian chian x2
>>

Sono stato candidato sindaco alle scorse amministrative a Satriano di Lucania, ho perso e sono consigliere di minoranza. Arrivare in piazza cantando un ritornello del genere è stato un atto liberatorio di riconciliazione simbolica con la mia comunità.
L'estremo atto d'amore.

Ho avuto l'onore di rappresentare tutti i camminatori e sono arrivato in testa al corteo con a fianco il mio amico del cuore Rumit, Donatello e Susi, e Ida Leone del comitato. Mi sono emozionato quando ho visto la folla, composta per la maggior parte da sindaci, aprirsi e farci spazio. Ho dato la mano ai commissari, mi sono presentato e gli ho detto queste parole pensate durante il tratto più difficile e doloroso della camminata, sotto il diluvio tra Accettura e Grassano.

<<Sono Rocco Perrone, ho 31 anni, libero cittadino lucano.
A fianco a me c'è il Rumit, maschera tipica del Carnevale di Satriano, un uomo albero, lo spirito dei boschi e simbolo della Basilicata rurale che ha fatto 150km a piedi per rendervi omaggio.
Insieme a lui il primo ottobre si sono messe in cammino tante persone, quelle che vedete dietro di me, da ogni angolo della Basilicata per venire a dirvi, a voce, che tutta la Regione crede in Matera 2019.
Ogni anno in Basilicata si rinnovano antiche tradizioni legate a pellegrinaggi religiosi durante i quali i lucani si mettono in cammino dai paesi alle cime delle montagne, dalle montagne ai paesi portando in processione Madonne ma anche alberi nei riti arborei del Maggio e del Pollino. Noi abbiamo deciso di fare un pellegrinaggio culturale, un sacrificio collettivo per testimoniare che la Basilicata rurale è viva e vuole vincere questa sfida insieme a Matera e ai materani.
In questi giorni state leggendo i dossier, state visitando le città, avete conosciuto i comitati scientifici delle 6 finaliste. State valutando la capacita organizzativa, la coerenza dei progetti.
Ma noi siamo qui per dirvi anche un'altra cosa, che dietro Matera c'è un intero popolo che vuole ritornare a sperare. Viviamo in una delle zone più sottosviluppate dell'Europa, abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale per risollevare il destino della Regione. Ma le rivoluzioni culturali sono lente. Hanno bisogno di tempo. Matera 2019 per noi significa accelerare e porre basi forti di questo cambiamento. È l'Occasione che non possiamo permetterci di mancare.
Quando dovrete decidere la prossima capitale europea della Cultura pensate al nostro sacrificio e soprattutto all'effetto che potrebbe avere la vostra decisione sul destino di un intero popolo.
Buon lavoro
>>.

Subito dopo ogni gruppo di camminatori ha avuto l'opportunità di prendere un caffè e parlare della propria esperienza, per una ventina di minuti, con ognuno dei 5 commissari. Ringrazio il Comitato per la possibilità, ma vorrei sottolineare e far capire ai lucani come questo spazio sia stato letteralmente conquistato dal basso, senza chiedere e senza aspettative. Noi eravamo già tutti soddisfatti per aver camminato 7 giorni, parlato di speranza e di Matera 2019 a tutte le persone incontrate durante il cammino. Emanuele, Adele, Fabio, Gerardo e Rocco hanno fatto vedere foto, hanno illustrato i percorsi, hanno spiegato ai 5 commissari perchè hanno camminato.

Il 17 saremo tutti di nuovo a Matera a fare il tifo.

Nel frattempo il gruppo, su stimolo di Nicozazo e impulso di Adelina, sta organizzando un evento e progettando un nuovo modo di fare turismo in Basilicata. A questo punto possiamo dire che abbiamo già vinto: andremo avanti, insieme, qualsiasi città diventi la prossima capitale europea della Cultura nel 2019.

Rocco Perrone

 


 

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