Ti trovi qui:AlParco / Rubriche / I Segreti del Tempo / I portali in bronzo di Antonio Masini a Calvello

I portali in bronzo di Antonio Masini a Calvello

Scritto da Elena Ruggieri

Nuovo volto della Chiesa Madre

Tre portali, tre temi diversi di un ciclo scultoreo che decorano la facciata della Chiesa Madre di Calvello. Portone-centrale Alla porta centrale, dedicata a San Giovanni Battista, si sono aggiunti recentemente le due laterali dedicate all'Apocalisse e alla pietà popolare, incentrata nella devozione alla Madonna del Monte Saraceno ed alla Madonna della Pietà, detta Madonna dei Francesi che secondo una leggenda salvò il paese dalla soldataglia diretta a Calvello in una missione punitiva. Per alcuni storici, questa vicenda si riferirebbe al periodo che va dalla fine del '400 all'inizio del '500, in cui era in atto una guerra tra francesi e spagnoli per il possesso dell'Italia meridionale.

La Madonna del Monte Saraceno è presentata non solo nella sua veste canonica di madre col bambino, ma di madre universale in quanto regge con una mano il bambino e con l'altra accarezza il volto di una giovane donna che corre portando in salvo i suoi due bambini. Tema questo di grande attualità, perchè in quella donna si può vedere una extracomunitaria o una profuga che affronta una nuova pagina della vita fuori dalla sua terra d'origine.

Portone-Sn-rdNell'anta dedicata alla Madonna dei francesi, protagonista assoluta, è una donna matura che solleva in aria le braccia con atto imperioso. Davanti a lei le lance si spezzano, dietro di lei scorre una sfilata di Erinni.

Nella parte dell'Apocalisse, la prima anta è dedicata alla punizione del male o meglio ancora a quelle pagine apocalittiche di cui è piena la storia dell'umanità. Lo scritto di San Giovanni viene interpretato in chiave moderna, per cui sotto il cavaliere della morte si profilano le due torri gemelle che bruciano. Il riferimento è chiaro, l'attacco dell'11 Settembre 2001 a New York, come detta una scritta a margine. A questo evento terribile, in primo piano, è evidente la diversa reazione di due donne: una ragazza che scappa in preda al panico e una giovane donna, bloccata dal terrore, che sembra interrogarsi sul perchè di questa tragedia.

Nell'altra anta, da un lato abbiamo il trionfo del bene con la caduta del diavolo tentatore verso l'inferno, e dall'altro la Donna Cinta di Sole che solleva in alto suo Figlio il salvatore.Portone-Dx-rd

Il diavolo viene presentato sul filo della tradizione classica e medievale insieme. Il caprone infatti che stringe tra le mani ed i piedi dei serpenti, è una figura allegorica che trova i suoi antecedenti storici nella scultura romanica e gotica ma anche nelle pagine della Quinta del Sordo di Goya.

Non mancano, inoltre, riferimenti alla simbologia paleocristiana come: il grappolo d'uva, le spighe di grano, la colomba ....la civetta che invece ha agganci storici ancora più lontani. Quest'uccello notturno infatti è il simbolo della città di Atene.

La porta centrale, di dimensioni più grande rispetto alle laterali, è dedicata alla figura ed al messaggio di San Giovanni Battista. Le due ante sono dominate da due personaggi: ad un lato Zaccaria che scrive su una tavoletta il nome di Giovanni e nell'altra San Giovanni Battista nell'atto di annunciare l'arrivo del Salvatore. E' la vox clamans in deserto. Accanto a questi protagonisti ci sono da un lato, riferimenti alla vita del Battista come la danza di Salomè e la testa mozzata del Battista stesso, e dall'altro abbiamo il battesimo di Cristo e l'elogio della carità. Una giovane donna appartenente ad un gruppo familiare, si piega per donare l'obolo ad un povero. Immagine questa impressa nella memoria di Masini, quando, alcuni anni fa, a San Paolo del Brasile, nella Plaza da Repubblica, l’artista vide sostare un mendicante. Era una larva umana, forse proveniente dall'India, immobile nel fornice stretto di una porta. Dopo qualche giorno non c'era più, la morte lo aveva grinito lasciandolo nudo in un lercio telo di plastica.

A questi elementi si aggiungono altri riferimenti, nella parte alta, in cui si parla degli effetti del male e la caduta dell'uomo in tutti i sensi.

La scultura del maestro Masini si colloca, come ha detto nella sua prolusione inaugurale, il professor Giuseppe Appella, in un filone storico ben determinato che parte dalla lettura attenta della Bibbia per giungere alla conoscenza delle pagine più belle dell'arte cristiana a partire dalla porta di Ildeshein.

Dopo due anni di lavorazione dalla prima porta giunge a compimento lo studio e il lavoro dell’artista Masini che ha impresso un volto nuovo alla facciata principale della Chiesa Madre di Calvello.

 

trekking in basilicata

Wim Hof Method Basilicata

IvyTour

ESCURSIONI E VISITE GUIDATE VIAGGI E VACANZE AVVENTURA IN BASILICATA

Tour Operator in Basilicata

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.

Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca in basso su Approfondisci.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Questo banner non è una nostra scelta, ma un obbligo di legge.