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"Il cibo e' veicolo e linguaggio attraverso cui conoscere il territorio, le proprie radici e provare ad indagare le origini e le storie che accompagnano i numerosissimi prodotti tipici della nostra terra". Tutto questo rappresenta lo spettacolo ideato e interpretato da Antonella Iallorenzi, portato in scena lo scorso 3 maggio. #Tabula e' una Degustazione di Origine Teatrale di sapori lucani, un percorso sensoriale durante il quale lo spettatore e' condotto per mano dalla presenza narrante dell'attrice. Protagonisti della scena o meglio delle tavole del Cibo', accogliente bistrot di Potenza, sono stati il Crusco (peperone di Senise Igp), il Podolico (caciocavallo podolico), la Rossa (melanzana rossa di Rotonda Dop), il Pane (pane di Matera Igp) e l'Aglianico (vino Aglianico del Vulture Doc). Ogni cosa assaporata a suo tempo, una per volta. Antonella ha prima presentato la sua terra, la Basilicata. Un posto dove "i pini si diramano come le dita di un nonno". Unica regione d'Italia ad avere due nomi, con due mari, monti che arrivano a duemila metri, e ci si può anche volare tra due vette (Volo dell'Angelo). Poi l'assaggio. Storia e gastronomia hanno accompagnato vista, tatto, gusto e udito per arrivare ad alzare un calice di Aglianico. Un calice di "vino vivo, pieno di volti e di tutte quelle persone che lo hanno pensato per noi".

Tutto questo e' #Tabula di Antonella Iallorenzi e Angelo Piccinni (disegno luci e scene) della Compagnia Teatrale Petra di Satriano di Lucania (Pz).

 

Pinuccio sono, faccio il faccendiere e da quando mi sono sposato sono entrato nelle grazie di mia suocera, lei mi ha messo in contatto con i potenti del mondo. Sono di Bari ma mi sposto molto usando i voli di Stato. Adoro le burrate e le cozze pelose e faccio parte della loggia massonica P nuccio.

E' la descrizione ufficiale di Pinuccio, nome d'arte di Alessio Giannone. L'attore e regista pugliese ha creato un personaggio "amico di tutti e di nessuno, sottosegretario all'inciucio e affari sporchi". Seguito e apprezzato sul web, la sua satira spazia nei social tra telefonate e riflessioni su protagonisti dell'attualità politica e sociale. Molti ridono insieme a lui online, Pinuccio ha 70.201 follower su Twitter, 106.000 likes sulla sua pagina Facebook, 20.129 iscritti al canale YouTube con milioni di visualizzazioni. E molti si divertono anche nel reale, non dietro uno schermo ma seduti in poltrona. Come lo scorso 28 aprile all'Auditorium Gervasio di Matera, struttura nel centro storico della città dei Sassi (patrimonio dell'umanità Unesco dal 1993) proclamata Capitale europea della Cultura 2019.

Lo spettacolo si è aperto con la proiezione di un video e poi, entrando in scena tra gli applausi, Pinuccio ha esordito con "Oggi è un grande giorno, Renzi vi spezzerà le reni!". Dal generale al particolare, trovandosi in terra lucana, ha chiamato casa Pittella ("c'è il Presidente?") per avere chiarimenti sul prezzo della benzina visto in Basilicata più caro che in Puglia, come se "a Bari paghi i polpi di più ". Un'ora e mezza di show, tempo passato in un soffio. Pinuccio tra sondaggi, immagini commentate di santini elettorali, titoli di stampa sbagliati o divertenti, considerazioni su usi e costumi del sud come feste e matrimoni, analisi su dinamiche positive, negative o anche pericolose della condivione del privato sui social, altre telefonate a Renzi, Vendola e Berlusconi chiude con una "impossibile conversazione" con Italia in cui cerca di raccontarle qualche decennio di storia e relazioni politiche. Ma nemmeno la stessa Italia riesce a seguire facilmente dinamiche e nomi. Presente in sala anche Salvatore Adduce sindaco di Matera. Ai materani, e non, su realtà e prospettive della Capitale europea della Cultura 2019 Pinuccio lancia un monito "Non riempitevi le bocche. E basta b&b!"

 

Club Candonga e Vigneti del Vulture protagonisti a Forenza nella seconda tappa lucana del Roadshow Excellence Tour 2015. Nella magnifica location de Le Masserie del Falco, lo scorso 30 aprile, la Fragola Top Quality di Basilicata e' stata abilmente espressa dallo

chef Gianfranco Bruno, declinata con carni, pesce e dessert. Ogni creazione è stata accompagnata dai vini dei Vigneti del Vulture, i cui stabilimenti sono stati visitati nella mattinata da giornalisti, gourmet, addetti ai lavori, rappresentati del Club Candonga e tecnici. Inoltre, la novità più importante della tappa e' stata la presentazione del progetto di destagionalizzare la produzione della fragola.

"La nostra regione, ha dichiarato Carmela Suriano Ceo Club Candonga, ha zone pedoclimatiche molto differenti. E' per questo che, oltre alla produzione inverne delle zone del metapontino, abbiamo intenzione di sperimentare nel territorio di Forenza una produzione estiva da attuare in partnership con produttori e organizzazioni di categoria. L'obiettivo è quello di rispondere alla domanda del mercato per tutto l'anno, creando l'alternativa Made in Italy alle importazioni dall'Olanda o altri paesi europei. Il progetto partirà da questa estate e si pensa già a una produzione nel 2016."

Lo chef Gianfranco Bruno de Le Masserie del Falco, giovane promessa lucana, descrive con entusiasmo questa giornata definendola "un'esperienza unica" perché la "Candonga ha consentito di dare libertà all'estro creativo. Questa fragola si distingue per il grado zuccherino e la consistenza, si combina con tutto e permette le stratificazioni del piatto, questo perché è soda e molto resistente”.

Claudio Sacco di Viaggiatore Gourmet focalizza l'attenzione su come il prodotto sia uscito dai confini regionali. “Sono due anni, racconta, che collaboriamo attivamente con Fragola Top Quality, anche per il 2015 ha confermato le aspettative. Gli chef sono sempre più entusiasti, anzi chiedono la Candonga Fragola Top Quality. Non c'è altra fragola nell'alta ristorazione stellata. Fra gli stellati si è scatenato il passaparola, ciò ha agevolato il riconoscimento dell'eccellenza della fragolicoltura che è la fragola prodotta solo dal Club Candonga. Stiamo parlando di un prodotto profumato, fragrante e dalla dimensione e soprattutto dalle caratteristiche organolettiche sempre costanti. La Candonga Fragola Top Quality non conosce alti e bassi in termini di qualità. Gli chef vogliono questo anche perché, com'è noto, la usano per qualsiasi abbinamento”.

Interessante ascoltare Francesco Dente di NOAO food, che ha degustato per la prima volta la regina della fragolicoltura: “Tante emozioni e poi la dolcezza che mi ha rilassato. Ne avevo sentito parlare tanto, le aspettative sono ampiamente confermate, anzi siamo andati ben oltre”.

Prossime tre tappe del Roadshow Excellence Tour il 15 maggio al ristorante Uliassi (Senigallia – An), chef Mauro Uliassi. Il 16 al ristorante Madonnina del Pescatore (Marzocca di Senigallia – An), chef Moreno Cedroni. Il 31 maggio al ristorante Don Alfonso, a Sant’Agata sui Due Golfi (NA), con lo chef Ernesto Iaccarino.

 

Per informazioni candonga.it

 

 

Raffaella Caucci ha la passione per la cucina. Lagonegrese, trapiantata a Roma, crede che il cibo sia un antidoto alla tristezza, un momento per raccontare la cultura di un Paese. Ideatrice del blog Profumo di Cannella fa conoscere, in tutta Italia, le eccellenze gastronomiche lucane. Anche a Carnevale.

Raffaella sei pubblicitaria e appassionata di cucina. Due mondi non distanti, è così?

Il food blogging mette insieme le due cose: ciò che accade dietro ai fornelli è espresso attraverso delle immagini per le quali studio fotografia, testo e grafica. Un food blog seguito non rappresenta soltanto la condivisione di una ricetta ma è ricerca estetica, introspezione, anticipazione delle tendenze e dei gusti della società.

Ovunque scrivi che “soltanto gli idioti non sono buongustai”. Quanto è importante il cibo?

È una citazione che esprime ciò che penso. Il cibo per gli esseri umani non è soltanto nutrimento. È piacere puro, è quotidianità. Chi si priva del piacere di stare a tavola o lo considera poco importante resta una persona arida, asettica. Ogni alimento, anche il più semplice e salutare, merita di essere "goduto". Sedersi a tavola vuol dire staccare la spina, ricaricarsi non solo sotto il punto di vista nutrizionale. Mangiare vuol dire assaporare tutti i piccoli piaceri che la vita ci offre.

Chi visita il tuo blog sa che riprendi episodi legati alle tue origini lucane: come si coniugano tradizione e innovazione in cucina?

Tradizione e innovazione si incontrano continuamente. Non esiste innovazione senza conoscere la tradizione. È negli ingredienti legati ad un posto, nella cucina delle nonne che troviamo la nostra storia, l'economia e le abitudini del nostro Paese. Partendo da loro si può andare avanti e provare a mischiare, infrangere e rivisitare.

Quali ingredienti lucani compaiono nelle tue ricette e su cosa deve puntare la Basilicata a tavola?

Attraverso il blog provo a dare una piccola visuale sui prodotti tipici lucani: dai peperoni cruschi al pane di Matera, dal Canestrato di Moliterno alle melanzane rosse di Rotonda, difficili da trovare altrove. Noi lucani abbiamo un patrimonio che purtroppo non valorizziamo come dovremmo. La nostra Regione dovrebbe esporsi di più, esportare di più, comunicare di più.

Un ricordo legato al Carnevale lagonegrese e una ricetta da preparare in questi giorni di festa?

Il Carnevale è un momento ricco dal punto di vista culinario. La prima cosa che mi viene in mente è il sanguinaccio e i fagottini o le crostate che con questo si preparano. Ma anche le chiacchiere, i cannaricoli e le polpettine di pane e patate. Queste ultime - le cocuelle di carnevale - fritte e lasciate in bianco sono delle stuzzicanti crocchette salate a base di pane raffermo, patate lesse, pecorino lucano, prezzemolo fresco, pepe e salsiccia curata a cubetti. Una vera goduria da divorare!

Volete cimentarvi con le cocuelle? Ecco la ricetta: http://blog.alice.tv/profumodicannella/2015/02/02/polpette-di-pane-e-patate-cocuelle-di-carnevale/

Albina Sodo

 

 

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